Pilates o Gyrotonic: cosa scegliere

Pilates o Gyrotonic: cosa scegliere

Di |2024-09-14T15:37:03+01:00Agosto 23, 2023|0 Commenti

 

Entrambi usano dei macchinari, hanno un istruttore che ti segue, esiste anche a  corpo libero.
Ma allora che differenza c’è tra  Pilates e GYROTONIC®?
Confondere le due discipline è facile, o addirittura definiscono il GYROTONIC® l’evoluzione del Pilates.

Non è così.

COME SONO NATI IL PILATES E IL GYROTONIC®

In foto le macchine di Gyrotonic

Il pilates nasce all’inizio del novecento, da Joseph Pilates, che utilizzava la tecnica Pilates per riabilitare i soldati tedeschi applicando le molle ai letti degli ospedali.

L’obiettivo?
Riacquisire la funzionalità del corpo, attraverso il rinforzo dei muscoli profondi.

La schiena deve rimanere ferma e dritta.
I macchinari devono farti prendere questa posizione.

Proprio qui sta la differenza e tra poco ci arriviamo.

Il metodo GYROTONIC® nasce negli anni settanta, da Juliu Horvath. 

Ha iniziato la pratica dello Yoga su se stesso, e dopo anni di pratica ha sviluppato la Gyrokinesis, in principio chiamata “YOGA FOR DANCERS”.
I ballerini furono i primi discepoli, ma poi nacque la necessità di renderlo più accessibile anche per le persone “comuni”, che iniziavano a praticarlo.

Chi lo praticava, si sentiva meglio con la schiena.

Il corpo era più sciolto.

Così Horvath sviluppò le macchine del GYROTONIC®, che nacquero  con l’obiettivo di supportare il cliente e di lasciarlo libero nel movimento senza le costrizioni che può darti un attrezzo.

PILATES PER LA SCHIENA?  SOLO SE LA MUOVI

Gyrotoner e Jumping stretching Board – Gyrotonic Laurentina

Nel Metodo GYROTONIC® la schiena si deve muovere in tutte le direzioni, a differenza del pilates dove la schiena deve rimanere rigida in una posizione.

Il macchinario ti guida ma non costringe il movimento come accade con il pilates.

Ogni movimento parte dalla schiena coinvolgendola.
Non farai mai un movimento “piego e stendo” della gamba o del braccio senza utilizzare anche i movimenti della schiena.

Ecco cosa ho capito formando gli aspiranti istruttori di GYROTONIC®.

Parte del mio lavoro infatti  riguarda  la formazione degli istruttori di GYROTONIC® e ho capito che:
“Gli istruttori di Pilates che vogliono diventare istruttori di GYROTONIC®, fanno fatica ad imparare che nel GYROTONIC® la  schiena si muove in ogni movimento”

Nel GYROTONIC® il movimento viene prima di ogni aspetto tecnico.

Prima ci si muove meglio è.
Il corpo è un condensato di liquidi, e come un fiume, è cristallino solo se c’è il movimento della corrente.

Il movimento aiuta a purificare.

Del resto gli acciacchi più comuni sono dovuti dall’assenza di movimento. 

RESPIRAZIONE TRA PILATES E GYROTONIC®

Quando fai gli esercizi di GYROTONIC® la pancia deve gonfiarsi e sgonfiarsi quando respiri.

Si chiama respirazione diaframmatica, la stessa che utilizzano i cantanti.
Il diaframma è il principale muscolo della respirazione.

È come la mamma in famiglia, se lei non sta bene, la famiglia è in crisi.
Potremmo respirare bene utilizzando solo quel muscolo, come la mamma se la cava sempre anche da sola.

Questo è il nostro modo naturale in cui respiriamo, infatti da bambini respiriamo così.

Poi disimpariamo.

Nel pilates, invece si gonfia tutta la cassa toracica. Questo va discapito della respirazione diaframmatica che è quella fisiologica e corretta per il corpo.

Non lo dico io, lo dicono i libri di anatomia.

Se non respiri con il diaframma si creano due problemi:

1 – ti farà male la schiena; il diaframma rigido crea problemi diretti alla schiena perché è ancorato proprio a questa.

2 – ti farà male il collo; siccome il corpo per fortuna trova sempre un modo per respirare, non lavorando il diaframma, il corpo andrà ad usare i muscoli secondari. alcuni sono sul collo e questi muscoli vengono sovraccaricati.

DIFFERENZA TRA PILATES E GYROTONIC®

Nel metodo GYROTONIC® non esiste l’allenamento settoriale, quindi ad ogni appuntamento viene allenato tutto il corpo per non creare scompensi posturali.
Ecco perché non si creano scompensi posturali.

Sono gli scompensi che creano i problemi.

Il corpo è un’unica macchina, per funzionare bene, ogni parte deve essere sana.
Per questo è insensato credere che solo se sudi e il giorno dopo stai male, vuol dire che è stato fatto un buon lavoro.

Ho abbracciato il mondo del GYROTONIC® perché ha un approccio più graduale rispetto  al Pilates.

Non amo svegliarmi al mattino senza riuscire a scendere dal letto per i dolori.

Il GYROTONIC® mi fa sentire più leggero e agile.

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